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tecnica del pomodoro

Cultura informatica: La tecnica del pomodoro

Il titolo “La tecnica del pomodoro” vi avra’  sicuramente incuriosito…
Dopo un po’ di tempo torna questa rubrichetta informatica.
Questo fine settimana sono riuscito ad andare al javaday.
Esperienza bellissima, forse ve ne parlo in un prossimo articolo.

L’introduzione serve per questo motivo, al javaday ho assistito a una conferenza sulla possibilita’  in Java di limitare al massimo i cicli “FOR”.
Questa conferenza (per nulla strampalata come potrebbe sembrare) serve a sensibilizzare gli sviluppatori a cercare di formalizzare del codice altamente generico in modo da sfruttare al massimo le potenzialita’  di Java e sfruttare l’enorme flessibilita’  del codice in caso di modifiche.

Tra gli avventori Francesco Cirillo autore anche di un articoletto su quella che lui ha battezzato la tecnica del pomodoro.
Queste poche regole servono per rendere altamente UTILE il tempo utilizzato per fare qualcosa.

Ecco la sua prefazione:

L’idea di base della Tecnica del Pomodoro nasce intorno alla fine degli anni ’80, durante i
miei primi anni di universita’ .
Terminata l’euforia degli esami del primo anno, mi trovai in un periodo di scarsa
produttivita’  e grande confusione. Quotidianamente andavo all’Universita’ , seguivo le lezioni,
^studiavo^ e tornavo a casa con la deprimente sensazione di non saper bene cosa avessi fatto e
di aver perso tempo. Le scadenze degli esami mi correvano incontro veloci e mi sembrava di
non aver modo di difendermi dal tempo.
Un giorno, nell’aula presso l’universita’  dove studiavo, osservai i miei colleghi con
sguardo critico e subito dopo rivolsi l’attenzione, con sguardo ancora piu’ critico, a me stesso:
come mi organizzavo, come interagivo con gli altri, come studiavo. Mi fu chiaro che l’alto
livello di disturbi e interruzioni, e lo scarso livello di concentrazione e motivazione erano alla
base di quella mia confusione.
Feci allora una scommessa con me stesso, preziosa quanto avvilente: “Riesci a
studiare ‘bene’ per 10 minuti?” Avevo bisogno di un riscontro oggettivo, di un Tutore del
Tempo, e lo trovai in un timer da cucina a forma di pomodoro, il Pomodoro, per l’appunto.
Non riuscii a vincere la scommessa subito. Ci volle anzi del tempo per vincere quella
scommessa, e tanto sforzo, ma infine ci riuscii.
Da quel piccolo primo passo, trovando nel meccanismo del Pomodoro qualcosa di
affascinante, con esso mi dedicai a migliorare il mio processo di studio e successivamente il
mio processo di lavoro, tentando di comprendere e risolvere problemi di progressiva
complessita’ , fino a considerare le dinamiche del lavoro di gruppo, componendo pian piano la
Tecnica del Pomodoro che in questo documento provvedero’ a descrivere.
Dopo anni di insegnamento della Tecnica del Pomodoro in corsi aperti al pubblico e
attivita’  di mentoring a team, e’ cresciuto l’interesse generale verso questa tecnica ed e’ anche
aumentata la richiesta di conoscenza e di applicazione. E’ quindi emersa la necessita’  di
descrivere la Tecnica per come l’ho concepita nella prospettiva che essa possa aiutare altri a
raggiungere i propri obiettivi di miglioramento e ulteriormente sviluppare la mia idea
originale.

TECNICA DEL POMODORO: COME FUNZIONA E STEP
Il concetto e’ di lavorare per 25 minuti, per poi prendere pause di 5 minuti.

Step 1

Imposta un lasso di tempo di 25 minuti sul timer (ogni periodo di lavoro di 25 minuti e’ chiamato “1 pomodoro”). Non ce l’hai? Niente di piu’ semplice: ti basta impostare la sveglia sul tuo smartphone o controllare l’orologio sul PC. Ricorda che durante ogni pomodoro non ti devi far assolutamente distrarre da nulla! Ogni pomodoro deve corrispondere ad un compartimento stagno, in cui ci sei solo tu con la tua mente ed i tuoi libri! Percio’ dimenticati WhatsApp, Facebook, TV ecc…

Step 2

Ogni 25 minuti concediti una pausa di 5 minuti. In questo modo alterni periodi di lavoro a momenti di relax. Così recuperi le energie e ti concedi quelle distrazioni che hai diligentemente bandito da ogni pomodoro!

Step 3

Prenditi una pausa piu’ lunga di 15-20 minuti , dopo che sono trascorsi 4 pomodori (100 minuti) con le rispettive 3 pause (15 minuti totali).

Volete il timer in Java: Jtomato di Bruno Bossola
Un timer piu’ carino e’ scaricabile da questo sito: Secs
Oppure direttamente qui 😆

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Un commento

  1. si devo dire che l’evento e’ stato molto interessante… anche se in alcune parti (leggi aop) un po pesante…ma ce semo persi il pranzo????

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