HAI LETTO L'ARTICOLO DI OGGI??? CLICCA QUI

03082017: Immaginare la decima dimensione

Immaginare la decima dimensione

.
Molto interessante, per chi ha fatto almeno un esame di geometria nella vita:

Cos’e’ una dimensione superiore (rispetto a una dimensione inferiore)?

Una dimensione superiore e’ quella che permette un grado di liberta’ in piu’ di movimento a un oggetto che risiede nella dimensione precedente. Pensiamo a un punto (“dimensione zero”): in una linea puo’ muoversi solo avanti e indietro, in un piano ha la liberta’ di muoversi orizzontalmente e in un volume puo’ muoversi anche nel senso dell’altezza/profondita’. Piu’ avanziamo nelle dimensioni e maggiore sono i gradi di liberta’ di movimento acquisiti.
Per aiutarci nel visualizzare le dimensioni superiori possiamo immaginare che a, a partire dalla prima dimensione (dove un punto puo’ andare solo avanti e indietro), nel momento in cui aggiungiamo la possibilita’ di spostarci verso una ramificazione della linea originale saremo entrati nel piano e quindi nella seconda dimensione. Nel disegno sotto e’ raffigurata solo una ramificazione ma, ovviamente, possiamo ipotizzarne, quante ne vogliamo.

Se aumentiamo i nostri gradi di liberta’ e immaginiamo di poter piegare quel piano di seconda dimensione ecco che staremo sfruttando la terza dimensione, poiche’ in quel modo saremo in grado di far spostare un punto da una posizione ad un’altra nel nostro piano da una posizione non contigua.

0. Un punto – (Nessuna Dimensione)

Iniziamo con un punto. Come il “punto” che conosciamo dalla geometria non ha nessuna grandezza, nessuna dimensione. e’ solo un’idea immaginaria che indica una posizione all’interno di un sistema.

1. La Prima Dimensione – Una Linea

Un secondo punto, poi, puo’ essere usato per indicare una posizione diversa, ma anch’esso e’ di grandezza non determinata. Per creare la prima dimensione tutto cio’ di cui abbiamo bisogno e’ una linea che congiunga i due punti. Un primo oggetto dimensionale ha solamente la lunghezza, nessuna ampiezza o profondita’.

2. La Seconda Dimensione – Una Diramazione

Se noi ora prendiamo la nostra prima linea dimensionale e disegniamo una seconda linea che attraversa la prima, noi siamo entrati nella seconda dimensione. L’oggetto che noi ora stiamo rappresentando ha una lunghezza ed un’ampiezza, ma nessuna profondita’. Per aiutarci ad immaginare le dimensioni piu’ elevate noi rappresenteremo il nostro secondo oggetto dimensionale come creato da una seconda linea che si ramifica dalla prima.
Ora, immaginiamo una razza di creature bidimensionali chiamate “Flatlanders”. Come sarebbe essere un Flatlander che vive nel suo mondo bidimensionale? Una creatura bidimensionale avrebbe solamente lunghezza ed ampiezza, come se fosse il Re di una carta da gioco completamente piatta.
Immaginiamo questo: un Flatlander non potrebbe avere un tratto digestivo, perche’ il canale dalla bocca all’ano lo dividerebbe in due pezzi.

Un Flatlander che cercasse di vedere il nostro mondo tridimensionale sarebbe solamente capace di percepire le forme in sezioni trasversali bidimensionali. Un pallone che passasse attraverso il mondo del Flatlander, per esempio, apparirebbe come un piccolo punto, diverrebbe un cerchio cavo che, inesplicabilmente, crescerebbe fino ad una certa grandezza per poi restringersi di nuovo ad un punto, prima di essere eliminato dall’esistenza. Noi esseri umani tridimensionali sembreremmo davvero molto strani ad un Flatlander.

3. La Terza Dimensione – Una Piega

Immaginare la terza dimensione e’ la cosa piu’ facile per noi perche’ e’ cio’ in cui siamo in ogni momento della nostra vita. Un oggetto tridimensionale ha lunghezza, ampiezza, ed altezza. Ma ecco un altro modo di descrivere la terza dimensione: se noi immaginiamo una formica che cammina attraverso un giornale disteso su un tavolo, noi possiamo immaginare che la formica sia un Flatlander che cammina lungo il suo piatto mondo bidimensionale. Se adesso pieghiamo quel giornale nel mezzo, noi creiamo un modo per il nostro Flatlander-formica di scomparire “magicamente” da una posizione nel suo mondo bidimensionale ed essere immediatamente trasportato in un’altra posizione. Possiamo immaginare di averlo fatto prendendo un oggetto bidimensionale e di averlo piegato nella dimensione superiore, che e’ la nostra terza dimensione. Sara’ piu’ conveniente per noi per immaginare le dimensioni superiori se possiamo pensare così alla terza dimensione: la terza dimensione e’ quella in cui puoi “avvolgerti” per saltare da un punto ad un altro nella dimensione inferiore (la seconda).

4. La Quarta Dimensione – Una Linea

Bene. Le prime tre dimensioni possono essere descritte con queste parole: “lunghezza, ampiezza e profondita'”. Che parola possiamo assegnare alla quarta dimensione? Una risposta sarebbe: “durata”. Se noi pensiamo a noi stessi come eravamo un minuto fa e poi immaginiamo come siamo in questo momento, la linea che potremmo disegnare dalla “versione di un minuto fa” alla versione dell’ “adesso” sarebbe una linea nella quarta dimensione. Se potessi vedere il tuo corpo nella quarta dimensione saresti come un lungo serpente ondeggiante, con il tuo se’ embrionale da una parte e il tuo se’ deceduto dall’altra.

Ma poiche’ noi viviamo momento per momento nella terza dimensione, siamo come i nostri Flatlanders bidimensionali. Proprio come quel Flatlander che potrebbe vedere solo sezioni trasversali bidimensionali di oggetti dalla terza dimensione, noi come creature tridimensionali possiamo vedere solo sezioni trasversali del nostro se’ quadridimensionale.

5. La quinta Dimensione – Una Diramazione

Uno degli aspetti piu’ intriganti di avere una dimensione sopra un’altra e’ che quaggiu’, nella dimensione inferiore, noi non possiamo essere consapevoli del nostro moto nelle dimensioni superiori. Ecco un semplice esempio: se facciamo un nastro di Möbius (prendiamo una lunga striscia di carta, aggiungiamo una torsione e uniamo assieme con del nastro le estremita’) e disegniamo una linea per tutta la sua lunghezza, alla fine la nostra linea sara’ su entrambi i lati della carta prima di incontrarsi di nuovo. Appare, piuttosto straordinariamente, che la striscia ha solamente un lato, quindi deve essere la rappresentazione di un oggetto bidimensionale.

Questo vuol dire che un Flatlander bidimensionale che viaggiasse lungo la linea che abbiamo disegnato arriverebbe nel luogo da cui e’ partito senza mai accorgersi di aver lasciato la seconda dimensione. In realta’, ci sarebbero stati degli avvolgimenti e delle torsioni nella terza dimensione, anche se per lui la sensazione era di viaggiare in linea retta.
La quarta dimensione, il tempo, assomiglia ad una linea diritta a noi, come se ci muovessimo dal passato al futuro. Ma quella linea diritta nella quarta dimensione in realta’, come accade al nastro di Möbius, si sta contorcendo e avviluppando nella dimensione al di sopra. Quindi, il lungo serpente ondeggiante che siamo noi in un particolare momento sara’ percepito come se stessimo muovendoci in linea retta nel tempo, la quarta dimensione, ma ci sara’ invece, nella quinta dimensione, una moltitudine di percorsi in cui potremmo ramificarci in ogni momento. Quelle biforcazioni saranno influenzate dalla nostra scelta, dal caso e dalle azioni degli altri.

La fisica Quantistica ci dice che le particelle subatomiche che costituiscono il nostro mondo sono semplicemente collassate da onde di probabilita’ attraverso l’atto di osservare. Nel ritratto che stiamo facendo qui di noi stessi, adesso possiamo iniziare a vedere come ognuno di noi stia facendo collassare l’onda indeterminata di futuri possibili, contenuta nella quinta dimensione, nella linea quadridimensionale che noi sperimentiamo come “tempo”.

6. La sesta Dimensione – Una Piega

Cosa succederebbe se volessimo ritornare alla nostra infanzia e far visita a noi stessi? Potremmo immaginare di piegare la quarta dimensione attraverso la quinta, fare un balzo indietro nel tempo e nello spazio ed arrivare la’. Ma cosa accadrebbe se volessimo arrivare in un mondo dove, ad esempio, abbiamo creato da giovani una grande invenzione che adesso ci ha reso ricchi e famosi? Potremmo immaginare il nostro se’ quadridimensionale che esce fuori dal nostro momento presente tramite la quinta dimensione, ma non importa dove si vada da qua: il “grande inventore bambino” non e’ presente in nessuna delle scelte disponibili nella versione temporale corrente – “Non si puo’ arrivare la’ partendo da qui” – non importa quanto siano implicate le scelte degli altri, le proprie e il caso.
Ci sono solamente due modi per poter arrivare a quel mondo: uno sarebbe viaggiare indietro nel tempo, in qualche modo provocare gli eventi chiave che potrebbero far emergere l’invenzione, poi viaggiare avanti nella quinta dimensione per vedere uno dei possibili mondi nuovi che potrebbero essere emersi. Ma in quel modo sarebbe come prendere la via piu’ lunga. La scorciatoia che potremmo prendere sarebbe quella di piegare la quinta dimensione mediante la sesta dimensione, questo ci permetterebbe di saltare immediatamente dalla nostra posizione attuale ad una differente linea pentadimensionale.

7. La settima Dimensione – Una Linea

Nella nostra descrizione della quarta dimensione abbiamo immaginato di prendere la dimensione sottostante e di concepirla come un singolo punto. La quarta dimensione (il tempo) e’ una linea che puo’ congiungere l’Universo come era un minuto fa all’Universo come e’ adesso. Nella visione piu’ ampia possibile possiamo dire che la quarta dimensione e’ una linea che congiunge il Big Bang ad una delle possibili fini del nostro Universo.
Adesso, poiche’ stiamo entrando nella settima dimensione, proviamo a immaginare una linea che tratti l’intera sesta dimensione come se fosse un singolo punto. Per fare questo dobbiamo immaginare tutte le possibili linee temporali che avrebbero potuto cominciare dal Big Bang unite a tutte le possibili fini per il nostro Universo (un concetto a cui noi spesso ci riferiamo come infinito) e trattare tutto questo come se fosse un unico punto.

La sesta dimensione (tutte le diramazioni temporali possibili a partire dal nostro Big Bang), vista come un singolo punto, che corrisponde al nostro concetto di infinito, permette di visualizzare la settima dimensione come una linea tra due infiniti diversi.

Quindi, per noi, un punto nella settima dimensione sarebbe l’infinito; cioe’ l’insieme di tutte le linee temporali che sono avvenute o che potrebbero avvenire dal nostro Big Bang.

8. L’ottava Dimensione – Una Diramazione

Quando noi descriviamo l’infinito come se fosse un “punto” nella settima dimensione, stiamo immaginando solamente una porzione dell’immagine globale. Se noi stessimo disegnando una linea eptadimensionale (cioe’ di sette dimensioni) avremmo bisogno di essere capaci di immaginare cosa potrebbe essere un punto differente nella settima dimensione, perche’ e’ quello a cui si congiungera’ la nostra linea. Ma come puo’ esserci qualcosa oltre l’infinito? La risposta e’, ci possono essere altri infiniti completamente diversi, creati attraverso condizioni iniziali diverse dal nostro Big Bang.

Condizioni iniziali diverse creeranno Universi diversi dove le leggi fondamentali della fisica, come la gravita’ o la velocita’ di luce, non sono le stesse che per noi e le linee temporali diramatesi da quell’inizio di Universo verso tutte le sue possibili fini creeranno un infinito che e’ completamente separato da quello che e’ associato al nostro Universo. Quindi la linea che noi disegniamo nella settima dimensione congiungera’ uno di questi infiniti ad un altro.

E, come sobbalzando per la grandezza di cio’ che stiamo esplorando, se noi potessimo ramificarci da quella linea eptadimensionale per disegnare una linea verso un ulteriore infinito, noi staremmo entrando nell’ottava dimensione.

9. La nona Dimensione – Una Piega

Come abbiamo gia’ verificato, possiamo saltare da un punto ad un altro, in una determinata dimensione, semplicemente piegandola nella dimensione superiore. Se la nostra formica sul giornale fosse un Flatlander bidimensionale, piegando il suo mondo bidimensionale attraverso la terza dimensione gli permetteremmo di scomparire magicamente da un’ubicazione ed apparire in una diversa. Poiche’ adesso stiamo per immaginare la nona dimensione, dovremmo applicare le stesse regole: se noi fossimo capaci di saltare istantaneamente da una linea octadimensionale (ad otto dimensioni) ad un’altra, sarebbe perche’ saremmo stati capaci di piegarla attraverso la nona dimensione.

10. La decima Dimensione – Un Punto?

Prima di discutere della prima dimensione, abbiamo detto che saremmo partiti con la dimensione zero, che e’ il concetto geometrico del “punto”. Un punto indica un’ubicazione in un sistema ed ogni punto e’ di grandezza non determinata. La prima dimensione prende due di questi “punti” e li unisce con una linea. Quando abbiamo immaginato la quarta dimensione, era come se stessimo trattando la totalita’ di uno spazio tridimensionale, in un determinato istante, come un singolo punto e abbiamo disegnato una linea quadridimensionale fino ad un altro punto che rappresentava lo spazio in un istante diverso. Noi spesso ci riferiamo alla linea che abbiamo appena tracciato come “tempo”.
Poi nella settima dimensione, abbiamo trattato tutte le linee temporali possibili che potrebbero essere generate dal nostro Big Bang come se queste fossero un unico punto, ed abbiamo immaginato di tracciare una linea ad un punto che rappresentava tutti le possibili linee temporali di un Universo completamente diverso (ottava dimensione).

Ora, poiche’ stiamo entrando nella decima dimensione, dobbiamo immaginare tutte le possibili ramificazioni per tutte le linee temporali possibili di tutti i possibili universi e trattarle come se fossero un singolo punto nella decima dimensione. Wow! Fino ad ora tutto bene! Ma qui e’ dove troviamo un blocco: se noi immaginiamo di continuare il ciclo con la decima dimensione, ed essendo il proseguo una linea, noi dovremmo immaginare un punto diverso verso cui far tendere quella linea. Ma non c’e’ rimasto nessun luogo dove andare! Dal momento in cui abbiamo immaginato tutte le linee temporali possibili per tutti i possibili universi come se fossero un singolo punto nella decima dimensione, sembra che il nostro viaggio sia concluso!

Nella Teoria delle Stringhe i fisici ci dicono che le Superstringhe che vibrano in dieci dimensioni sono cio’ che genera le particelle subatomiche che costituiscono il nostro Universo, così come tutti gli altri Universi possibili. In altre parole: tutte le possibilita’ sono contenute all’interno della decima dimensione, che sembrerebbe essere il concetto che noi abbiamo appena raggiunto immaginando di costruire dieci dimensioni, una dopo l’altra.

Fonte: http://www.scienzenoetiche.it/synthesis/teoria_del_tutto/07_visualizzare_dimensioni_superiori.php

(Visited 1 times, 1 visits today)
4

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *