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Ma lo sapevate che il maggiore esperto di Ai Etica in Italia è un frate? Paolo Benanti
Ma lo sapevate che il maggiore esperto di Ai Etica in Italia è un frate? Paolo Benanti

Paolo Benanti: un frate francescano per l’AI etica

Benanti è uno dei principali esperti italiani di AI etica e ha dedicato gran parte della sua attività di ricerca e divulgazione a questo tema.
Benanti è uno dei principali esperti italiani di AI etica e ha dedicato gran parte della sua attività di ricerca e divulgazione a questo tema.

L’intelligenza artificiale (AI) è una tecnologia in rapida evoluzione che sta trasformando il nostro mondo in modi sempre più profondi. Come ogni tecnologia, l’AI può essere utilizzata per il bene o per il male. È quindi fondamentale riflettere sulle implicazioni etiche dell’AI e sviluppare principi e linee guida per il suo sviluppo e utilizzo responsabile.

In questo contesto, la figura di Paolo Benanti, frate francescano e docente di etica delle tecnologie, assume un ruolo di grande importanza. Benanti è uno dei principali esperti italiani di AI etica e ha dedicato gran parte della sua attività di ricerca e divulgazione a questo tema.

Un percorso formativo interdisciplinare

Benanti è nato a Roma nel 1973. Dopo aver maturato la vocazione, nel 1999 lascia l’università ed entra nel Terzo ordine regolare di San Francesco presso il convento di Massa Martana, dove trascorre l’anno di prova e il noviziato. Ha poi proseguito gli studi, conseguendo il dottorato di ricerca in etica delle tecnologie presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma.

Francescano del Terzo Ordine Regolare, Paolo Benanti, è un francescano del Terzo Ordine Regolare – TOR – e si occupa di etica, bioetica ed etica delle tecnologie. In particolare i suoi studi si focalizzano sulla gestione dell’innovazione: internet e l’impatto del Digital Age, le biotecnologie per il miglioramento umano e la biosicurezza, le neuroscienze e le neurotecnologie.

Come scrive lui stesso, “cerco di mettere a fuoco il significato etico e antropologico della tecnologia per l’Homo sapiens: siamo una specie che da 70.000 anni abita il mondo trasformandolo, la condizione umana è una condizione tecno-umana…”

Presso la Pontificia Università Gregoriana ha conseguito nel 2008 la licenza e nel 2012 il dottorato in teologia morale. La dissertazione di dottorato dal titolo “The Cyborg. Corpo e corporeità nell’epoca del postumano” ha vinto il Premio Belarmino – Vedovato.

Dal 2008 è docente presso la Pontificia Università Gregoriana, l’Istituto Teologico di Assisi e il Pontificio Collegio Leoniano ad Anagni. Oltre ai corsi istituzionali di morale sessuale e bioetica si occupa di neuroetica, etica delle tecnologie, intelligenza artificiale e postumano. Ha fatto parte della Task Force Intelligenza Artificiale per coadiuvare l’Agenzia per l’Italia digitale. E’ membro corrispondente della Pontificia accademia per la vita con particolare mandato per il mondo delle intelligenze artificiali. A fine 2018 è stato selezionato dal Ministero dello sviluppo economico come membro del gruppo di trenta esperti che a livello nazionale hanno il compito di elaborare la strategia nazionale sull’intelligenza artificiale e la strategia nazionale in materia di tecnologie basate su registri condivisi e blockchain.

Il suo percorso formativo è interdisciplinare, spaziando dalla filosofia alla teologia, dall’informatica all’economia. Questa formazione gli ha permesso di sviluppare una visione olistica dell’AI, che considera non solo come una tecnologia, ma anche come un fenomeno sociale e culturale.

Un impegno per l’AI etica

Benanti è un convinto sostenitore dell’AI etica. Secondo lui, l’AI deve essere sviluppata e utilizzata in modo responsabile, nel rispetto dei valori umani e delle norme etiche.

Per promuovere l’AI etica, Benanti ha svolto un’intensa attività di ricerca e divulgazione. Ha pubblicato numerosi articoli e libri su questo tema e ha tenuto conferenze in Italia e all’estero. È inoltre membro di diverse organizzazioni internazionali che si occupano di AI etica, tra cui l’Associazione Italiana per l’Etica dell’Intelligenza Artificiale (AIIA) e l’International Association for the Advancement of Artificial Intelligence (AAAI).

I principali contributi di Benanti all’AI etica

Benanti ha contribuito in modo significativo allo sviluppo dell’AI etica, proponendo una serie di principi e linee guida per il suo sviluppo e utilizzo responsabile.

Tra i suoi principali contributi, si possono ricordare:

La definizione di un’etica della macchina, che pone al centro l’uomo e i suoi valori.
L’individuazione delle principali sfide etiche dell’AI, come l’equità, la trasparenza e la responsabilità.
La proposta di una serie di principi per lo sviluppo e l’utilizzo responsabile dell’AI, come la sicurezza, la privacy e la sostenibilità.

Principali opere

Tra i libri più venduti di Paolo Benanti

Human in the loop. Decisioni umane e intelligenze artificiali

Le intelligenze artificiali permeano molti aspetti del vivere quotidiano: fare una ricerca in internet, chiedere un prestito, cercare lavoro e anche conoscere una persona attraverso una piattaforma avviene mediante l’azione di vari algoritmi di intelligenza artificiale. Queste tecnologie, proprio perché presenti sullo sfondo dell’esistenza, diventano pressoché invisibili e ci sono sconosciute nella loro vera natura. 

Le macchine sapienti. Intelligenze artificiali e decisioni umane

Lo sviluppo e la diffusione delle intelligenze artificiali sollevano nuovi problemi di natura etica. Che cosa accade, infatti, quando non sono gli uomini, ma le macchine a decidere? L’autore, noto a livello internazionale nell’ambito della bioetica e del dibattito sul rapporto tra teologia, bioingegneria e neuroscienze, guarda con favore alla diffusione delle «macchine sapienti» e ragiona sul fatto che i processi innovativi hanno valenza positiva solo se orientati a un progresso autenticamente umano che si concretizzi in un sincero impegno morale dei singoli e delle istituzioni nella ricerca del bene comune.

Digital age. Teoria del cambio d’epoca. Persona, famiglia e società

Il Digital Age è una nuova epoca nella storia dell’uomo: a causa del potere della tecnologia sta davvero cambiando tutto ed è bene comprendere quanto ci sta trasformando. Questo testo descrive: 1. il cambiamento avvenuto e ancora in corso; 2. le caratteristiche della cultura contemporanea; 3. le nuove coordinate esistenziali – e le sfide aperte – che la nuova epoca ci suggerisce, in primo luogo a proposito delle nostre relazioni fondamentali. Nella prima parte l’autore delinea la teoria del cambio d’epoca: in che mondo viviamo? Quali i suoi strumenti? Quali i suoi linguaggi? Quale la nuova cultura che preme sulle nostre tradizioni e abitudini e ci costringe a cambiarle profondamente? Chi è l’uomo nuovo del Digital Age? Nella seconda parte si affrontano alcune questioni decisive: i nuovi valori, il rapporto tra la tecnologia e la qualità della vita, le caratteristiche della cultura pop di oggi, i giovani e la famiglia ecc. Al termine di ogni capitolo della seconda parte, l’autore sintetizza e raccoglie le sfide che maggiormente emergono nell’ambito del vivere concreto che il capitolo stesso analizza.

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