In Italia, l’ora legale è in vigore dal 1966 e consiste nello spostamento avanti delle lancette di un’ora, da marzo a ottobre. Questo sistema è stato introdotto per sfruttare al meglio le ore di luce naturale durante la stagione estiva, con conseguente risparmio energetico e riduzione delle emissioni di CO₂.
I vantaggi dell’ora legale. Conviene?
Secondo i dati di Terna, l’ora legale ha permesso all’Italia di risparmiare 370 milioni di kWh di consumi elettrici nel 2023, un valore paragonabile al fabbisogno medio annuo di circa 140 mila famiglie. Questo risparmio equivale a un risparmio economico di circa 90 milioni di euro.
Inoltre, l’ora legale ha portato benefici anche in termini di impatto ambientale: il minor consumo elettrico tra marzo e ottobre ha consentito di evitare circa 180 mila tonnellate di emissioni di CO₂ in atmosfera.
I contro dell’ora legale. Conviene?
Il principale svantaggio dell’ora legale è il disagio che può causare alle persone, soprattutto ai bambini e agli anziani. Lo spostamento avanti delle lancette può infatti provocare disturbi del sonno e difficoltà di adattamento.
Inoltre, l’ora legale può avere un impatto negativo sulle attività lavorative e scolastiche, soprattutto nei mesi invernali, quando le giornate sono più corte.
Conclusione
L’ora legale conviene, in quanto comporta un risparmio energetico e una riduzione delle emissioni di CO₂. Tuttavia, è importante considerare anche i possibili disagi che può causare alle persone.
Risposte alle domande del testo
- Perché si discute di questa possibilità? Si discute dell’ipotesi di adottare l’ora legale tutto l’anno per sfruttare al meglio i benefici energetici e ambientali anche durante i mesi invernali.
- Porterebbe davvero più benefici che conservare il sistema dell’alternanza? Secondo i dati di Terna, l’ora legale tutto l’anno potrebbe comportare un risparmio energetico di circa il 10% rispetto al sistema di alternanza.
- Quanto è fattibile questo cambiamento? La fattibilità di questo cambiamento dipende da una serie di fattori, tra cui la disponibilità di dati da parte di Terna, la posizione geografica dell’Italia e le preferenze dei cittadini.
